Attività del Teatro dal 2010 al 2012

L’attività del Teatro di Anghiari (Ass. Culturale Teatro Stabile di Anghiari) nel triennio 2010-2012 è stata caratterizzata da una forte impronta sulle tematiche della memoria e del trattamento delle storie di vita.

Dopo le esperienze europee di storytelling degli anni 2007-2009, la storia della nostra Compagnia e del Teatro che gestisce (Teatro Comunale dei Ricomposti) ha sviluppato una vera e propria rete di “comunicazione della memoria”, attraverso i linguaggi del Teatro, della Musica e degli Audiovisivi (in particolare la documentaristica, grazie alle collaborazioni con la RSI, Televisione Svizzera Italiana).

Partner di questo percorso, che ha in Tovaglia a Quadri il suo momento d’eccellenza, sono stati e sono l’Università dell’Autobiografia, La Rete Teatrale Aretina (e le sue compagnie), enti ed associazioni che si occupano della tutela del patrimonio archivistico e della memoria (Museo della Resistenza e Associazione Cultura della Pace) e associazioni che si occupano di musica (in particolare Effetto K, Mea Revolutionae).

Tovaglia a Quadri, vertice di questo sistema e punto di incontro di tutte le realtà sopra elencate, ha avuto negli ultimi tre anni una crescita rapida di contenuti artici e struttura, dove il professionismo dello spettacolo si è fuso in armonia con la vocazione al racconto di un’intera comunità. Com’è noto, Tovaglia a Quadri è un evento di ‘teatro povero’ e gastronomia locale che si tiene da diciotto anni in una piazzetta (il Poggiolino) situata nel cuore antico di Anghiari.

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Teatro Comunale dei Ricomposti

già Teatro Corsi, Teatro dell’Accademia dei Ricomposti, Teatro Vittorio Emanuele II

INGRESSI:

Piazza IV Novembre
Via Bozia, 3 (indirizzo)

ANNO D’INAGURAZIONE: 1789
TIPOLOGIA:

Pianta ovoidale (ferro di cavallo) con 38 palchi divisi in 3 ordini

DATI TECNICI:

Boccascena: largo m 6, alto m 6
Palcoscenico: largo m 9.50, profondo m 10, alto m 9
Platea: larga m 7.40, profonda m 11.60
Capienza totale: 210 posti

Tovaglia a Quadri

tovaglia-a-quadri-2009-poggiolino-anghiari-2Tovaglia a Quadri  è un’osteria all’aperto dove ogni anno si racconta una storia diversa, interpretata dalla gente che abita la piazza, fra memorie autentiche e miti locali, problematiche sociali locali e riferimenti a tematiche universali. Fin dalle sue origini, uno degli scopi principali di Tovaglia a Quadri  è stato quello di valorizzare la grande tradizione di teatro, musica popolare e poesia estemporanea di Anghiari (e più genericamente quelle di tutto il territorio aretino), nonché quello di avvicinare le nuove generazioni a una forma di “teatro di comunità”, dove il cibo e le storie assumono un ruolo portante e fortemente “identitario”.
Gustando le quattro portate (e i contorni) di un menù a base di piatti tipici locali (crostini neri, fetta con lardo, bringoli al sugo finto, carni di chianina e maiale,  pecorino di Monte Mercole con miele, cantucci toscani; acqua, vino rosso, vinsanto, caffè d’orzo con il rum),  si partecipa dal vivo ad una storia di paese dove i protagonisti sono gli stessi abitanti: tre generazioni di anghiaresi e le nuove generazioni di “nuovi italiani”.

La Piazzetta del Poggiolino è il luogo deputato al racconto e alla consumazione della cena. Una piazza che ha una capienza di 120 spettatori circa. La realizzazione dell’evento vede l’Associazione Teatro Stabile di Anghiari come responsabile della parte artistica, mentre l’Associazione Culturale Tovaglia a Quadri (che riunisce tutte le componenti che da 18 anni si occupano dell’evento), si occupa degli aspetti logistici ed organizzativi. Tovaglia a Quadri si avvale inoltre della preziosa collaborazione degli abitanti-attori del “Poggiolino”, e di due cuochi professionisti che guidano le cucine e dettano i tempi ai camerieri. La Direzione Artistica è curata da Andrea Merendelli in qualità di autore e regista, e Paolo Pennacchini in qualità di autore; i due professionisti sono i responsabili della  Direzione Artistica e hanno ogni anno il compito di  allestire lo spettacolo curandone gli aspetti tecnico-artistici. La Direzione Artistica tiene i contatti con gli attori e i tecnici. La promozione del triennio 2010-2012, ha fatto un salto di qualità con l’istituzione di un ufficio stampa professionale che si occupa della promozione di eventi di spettacolo in Toscana e nelle regioni confinanti, per favorire così la mobilità del pubblico e cercare nuove “vetrine” intorno al territorio aretino e toscano.

Attività del Teatro dal 1996 ad oggi

Il Teatro di Anghiari è stato così il primo Teatro pubblico della Rete dei Teatri Aretini, ed è tutt’oggi fra i primi  per numeri di eventi, spettacoli e produzioni. Dal 1996 ad oggi, il palcoscenico del Teatro è stato calcato da artisti che poi sono esplosi a livello nazionale ed internazionale, fra questi: Aldo Giovanni e Giacomo, Paolo Hendel, Maurizio Crozza, Luca e Paolo dei Cavalli Marci, (noti conduttori delle Iene), Marisa Fabbri, Alessandro Gasmann, il Teatro comico toscano di Monni, Ceccherini e Paci, Riccardo Pangallo, Marina Massironi, internazionali come il clown Yves Le Breton, Nola Rae e Moni Ovadia. Narratori come Marco Baliani, Mario Perrotta ed Ascanio Celestini, che hanno fatto registrare sempre il tutto esaurito. Eventi musicali come Vinicio Capossela, Baccini e musica classica come il Conservatorio di Dresda e l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, all’interno di rassegne musicali che vengono realizzate tutti gli anni, compreso quello appena trascorso, con un record di presenze e di giovani abbonati.

IL TEATRO DI ANGHIARI HA PRODOTTO SPETTACOLI COME:
  • Sinfonia Fantastica e Roll Over Beethoven della Banda Osiris, che hanno portato il nome di Anghiari in giro per l’Italia e il mondo
  • Petito Strenge, di Alfonso Santagata, con il quale Beppe Battiston (oggi noto attore del cinema italiano), ha vinto il Premio UBU 1998
  • Oibò sono morto di Giovanna Mori e Jacob Olesen, vincitore assoluto nel 2010 del Premio ETI della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), I Teatri del Sacro

Giovanna Mori, direttrice dei Corsi del Teatro di Anghiari, è stata la protagonista di “Mi lascio”, spettacolo scritto in collaborazione con un maestro della scena contemporanea, Jean Claude Carriere (sceneggiatore di Luis Bunuel e Peter Brook, nonché maestro del direttore artistico, Andrea Merendelli). Ma nel Teatro di Anghiari hanno lavorato e lavorano registi di cinema quali Leone Pompucci e Anna Negri, autori come Leo De Berardinis, Manlio Santanelli, Edoardo Erba e Riccardo Caporossi. Nel Teatro si sono tenuti anche premi ed eventi nazionali quali: Drammaturgia dello Sport, che ha portato nel Teatro di Anghiari a parlare di Sport e di Teatro personaggi quali: Trapattoni, Arrigo Sacchi, Gianni Mura, Rino Tommasi, Gianni Minà, Nino Benvenuti, Andrea Zorzi, Gianni Clerici, I Comediants e il compianto CT della Nazionale di Ciclismo Franco Ballerini, solo per citarne alcuni. Senza dimenticare il grande Alberto Sordi, premiato nell’edizione 2000 di Drammaturgia dello Sport a Coverciano. E oggi, col Progetto Bandiere, si raccontano gli eroi dello Sport italiano, attraverso affollatissime conferenze-spettacolo, inaugurate da Unico 10, con Giancarlo Antognoni protagonista sulla scena.

Una specifica del lavoro di questi anni, è stato l’utilizzo dei linguaggi teatrali come prevenzione all’uso di alcol e droghe: in 16 anni sono stati coinvolti più di 1200 ragazzi di Anghiari e della Valtiberina. Il Progetto “Spacciatori di Fiabe” è stato preso come modello in Calabria per fare prevenzione nelle scuole. Progetti europei e di Cooperazione internazionale hanno visto protagonista il Teatro di Anghiari fin dal 2005, con spettacoli e performance ad Oslo, Buenos Aires, La Plata, Bruxelles, Liverpool.

L’impegno a conservare la memoria collettiva di queste terre, si è tradotto in progetti speciali come quello di Renicci (per ricordare i morti del Campo d’Internamento Fascista e Badogliano n. 97) o Clash to me. Racconto punk di provincia, dove attorno a uno spettacolo si è raccolto le memorie di giovani sbandati della provincia toscana  dei primi anni ’80.