Stagione Teatrale 2024
dall'8 marzo al 18 maggio
SCHEMIGAZZETTA TEATRALE 2024
SCHEMI. Per entrare e uscire dagli schemi. Per fissare qualcosa seduti su una poltrona e riportare a casa uno sguardo diverso. Cantare e decantare, ridare un peso specifico alle parole e trovare le parole dietro un pezzo danzato. Un argine al caos e alle brutture del mondo impestato. SCHEMI viene incontro alla primavera, che patisce l’ingiusta arsura dei tempi, infestati di luoghi comuni malati che non sono mezzo gaudio: l’altra metà del gaudio per noi è il Teatro, per voi non so… Ma se arrivate fin qui a leggere, una speranza c’è. Gli SCHEMI sono storie, raccontate con tutte le possibilità, su campi incolti, asfaltati o coltivati. Miti antichi e moderni, eterni come i nervi degli esseri viventi, sistema unico di quella elettricità poetica che ci tiene vivi. Cervelli connessi e dimmerabili * dentro un Teatro che ha 235 anni.
(*) L’aggettivo dimmerabile vuol dire letteralmente “dalla luminosità regolabile”
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PROGRAMMAZIONE
SPETTACOLI
Gli eventi della Domenica sono alle ore 18.00
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Inizio programmazione 8 Marzo ore 21:00
ABBONATI ALLA STAGIONE
5 Biglietti per 5 spettacoli €65
ANGHIARI DANCE HUBGRUPPO NANOU / D. TORCELLINIIL COLORE SI FA SPAZIO
(44') di Lilian Sassanelli
Cinematographer: Anna Schweitzer
in tedesco con sottotitoli in italiano
IMARTSITALIA MUNDIAL
Restituzioni dei coreografi vincitori del Bando ADH 2023
CONVEGNO TEATRALE / KAIROSCARO GIORGIO… CARO AMINTORE
Brindisi natalizio fra numeri teatral circensi e Bacco Natale
› 23 MARZO ore 21,00
ANGHIARI DANCE HUBCOMPAGNIA ZAPPALÀ DANZAROMEO E GIULIETTA 1.1(la sfocatura dei corpi)
€15/Rid.€10
Coreografia e regia: Roberto Zappalà
Musica: Pink Floyd, Elvis Presley, Luigi Tenco, José Altafini, Mirageman, John Cage, Sergei Prokofiev
Interpreti Fernando Roldan Ferrer, Valeria Zampardi
Testi a cura di: Nello Calabrò
Luci e costumi Roberto Zappalà
Direzione tecnica Sammy Torrisi
Management Vittorio Stasi
Assistente di Produzione Federica Cincotti
Direzione Generale Maria Inguscio
Si ringrazia Simone Viola per i movimenti di danze da sala.
Una produzione Scenario Pubblico/Compagnia Zappalà Danza Centro di Rilevante Interesse Nazionale in coproduzione con Orizzonti Festival Fondazione in collaborazione con “Le Mouvement Mons” Festival (Belgio) con il sostegno di MIC Ministero della Cultura e Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo.
Cosa ci fa sentire sfocati, quando ci sentiamo sfocati? Tecnicamente, (in ottica, fotografia, cinema), la sfocatura è una questione di distanza. La distanza tra il centro focale dell’obiettivo e “l’oggetto” inquadrato; se questa distanza è inferiore o superiore ad una certa misura l’oggetto risulta, appunto, sfocato. Riportando tutto ai due amanti di Verona ci sentiamo sfocati quando “percepiamo” che la distanza tra noi e il mondo, tra noi e l’amato non è quella giusta; quando la distanza che ci separa dall’essere amato è condizionata dal proprio essere nel mondo; quando siamo, ci sentiamo, crediamo di essere, troppo vicini, o troppo lontani. Siamo tutti Romeo e Giulietta.
Nella versione 1.1 il coreografo ha spostato la propria messa a fuoco, concentrandola più che sulla coppia di innamorati, sulla loro individualità di esseri che vivono singolarmente un disagio soprattutto sociale. Nelle note vicissitudini scespiriane si arriva all’amore sublimato dalla morte (e viceversa), la versione 1.1 vuole riflettere e al contempo “ribellarsi” ad un tempo storico (oggi) dove la pulsione di morte è sublimata solo da se stessa e contrapporle passione e rispetto nei confronti della vita. Una riproposizione di Romeo e Giulietta che non vuole “parlare” d’amore ma essere un atto d’amore verso la vita.
› 6 APRILE ore 21,00
ALTRASCENAA VOLTE MARIA
A VOLTE LA PIOGGIA
€15/Rid.€10
Di e con Daniele Parisi
Disegno luci Matteo Ziglio
Con il sostegno artistico di Fortezza Est
Succede che all’improvviso viene da pensare a una morte scema. I rituali allora diventano grotteschi e per darsi un tono si ripercorrono cose a cui si vuole dare per forza importanza.
Tutto assume una tinta epica e ci ritrova a parlare quando in realtà nessuno ascolta. Forse perché a nessuno davvero interessa. Ci sono Maria, l’uomo del cinema, il vocio degli amici, un Guru, l’eredità familiare, Maurizio, un gatto, ma la contingenza porta il personaggio di questa storia inevitabilmente a parlarsi addosso. Nel frattempo, piove.
Daniele Parisi
Dopo il diploma in recitazione all’Accademia nazionale d’arte drammatica Silvio D’amico, approfondisce la sua ricerca attraverso la scrittura, realizzando gli spettacoli Abbasso Daniele Parisi, Ab hoc et ab hac, Inviloop, La vita è una beffa, Euhoè, Abbasso. Nel 2014 è uno dei fondatori di Sgombro, il varietà tragicomico del Nuovo Cinema Palazzo che unisce una nuova generazione di autori e attori romani. Nel 2016 debutta al cinema come protagonista in Orecchie. Il film, mostrato in anteprima nella sezione Biennale College della 73ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, gli vale i premi di miglior attore italiano esordiente al Nuovo Imaie Talent Award e di miglior attore alla 14esima edizione del Montecarlo Film Festival. Nel 2017 torna al Festival del Cinema di Venezia nella sezione Giornate degli autori con il film Il contagio, per la regia di Daniele Coluccini e Matteo Botrugno. Nello stesso anno collabora come autore insieme a Claudio Morici scrivendo lo spettacolo Lui e Leila. Nel 2018 è protagonista del film L’ospite di Duccio Chiarini presentato in Piazza Grande al Locarno Festival. Nel 2019 pubblica con la casa editrice Alter Erebus il libro Abbasso una raccolta di tutti i testi teatrali dal 2011 al 2018.
› 20 APRILE ore 21,00
ERGOSUMMITO IN FABULA
€20/Rid.€15
Con Enrico Lo Verso
Diretto da Alessandra Pizzi
Uno spettacolo dedicato al MITO, quello classico ma sempre contemporaneo. MITO in fabula è “un’opera popolare”, un tentativo di intessere, attraverso l’arte, il racconto di storie leggendarie appartenenti a quell’articolato e variopinto repertorio che ci è stato consegnato da Ovidio nelle Metamorfosi. Enrico Lo Verso ripercorre gesta dei grandi e celebri miti, restituendo al racconto la sua funzione principale: rendere immortale il pensiero e il valore della classicità. Uno spettacolo che “pesca” dal passato e dalla poesia epica, per ritrovare insegnamenti e valori che oggi, a distanza di 2000 anni dalla stesura delle Metamorfosi, sono straordinariamente attuali. Se, come diceva Calvino, un classico è un libro che non ha mai smesso di dirci qualcosa, allora, nella rilettura del mito classico ritroviamo le matrici per vivere e comprendere il presente.
Lo spettacolo nasce con l’intento di avvicinare il pubblico alla lettura e alla classicità, abbattendo quella diffidenza che accompagna certe opere memorabili, ma considerate del passato. La regia, di Alessandra Pizzi, sceglie di “spogliare” il mito della sua austerità e renderlo umano, mortale. Da un immaginario Carro di Tespi, scendono i protagonisti della narrazione e restituiscono al mito il suo valore primario, quello di racconto popolare. L’allestimento essenziale conferisce alla narrazione la dimensione ludica e onirica, non priva di spunti e accenni al mondo circense e al sogno felliniano. Musicisti d’eccezione sostengono il racconto, rievocano dimensioni oniriche e interpretano la favola. A sottolineare la magia, le coreografie di danza aerea di Marilena Martina, scandiscono il tragico volo di Icaro, l’entusiasmante nascita della Primavera, il commovente amore di Callisto, l’ira di Atena e la sorte di Aracne. Omaggio, quest’ultimo, al Salento e ai colori della taranta e della terra del “ri-morso”.
ll mito è moderno, come diceva Piero Bernardini Marzolla, a proposito dell’opera di Ovidio, ecco dunque che la poesia diventa storia, che il mito diventa contemporaneo, sveste i panni del racconto epico e diventa cronaca. Parla della vita, lascia le gesta di eroi e racconta i fatti vissuti di un reale. Storie ri-lette con un linguaggio contemporaneo, efficace ed essenziale, riattualizzano il mito, diventano pretesto per raccontare un mondo, in cui nella ricerca del sé, ognuno affonda nelle radici del proprio vissuto che spesso è collettivo. Ecco che il mito diventa “sociale”, crea stereotipi, produce modelli. Nel rapporto tra divinità e miseria delle azioni, sta la dualità dell’uomo moderno e la sua difficoltà a misurarsi con lo “spazio”. Impossibile non trovare nel grande racconto epico tracce evidenti della quotidianità: il mito di Dafne, che si trasforma in albero per sfuggire a chi la pretende in sposa, è il monito su una natura che, oggi più che mai, prova a riprendere i suoi spazi. Nella violenza di cui è vittima Proserpina, ritroviamo i frammenti di un dialogo di genere ancora incompiuto. E nel romantico, se pur fatale, specchiarsi di Narciso in se stesso, leggiamo il culto dell’immagine della società moderna che spesso all’essere, preferisce l’apparire.
› 12 MAGGIO ore 18,30
ANGHIARI DANCE HUBGRUPPO NANOU / D. TORCELLINIIL COLORE SI FA SPAZIO
€15/Rid.€10
Coreografie: Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci
Con:Marina Bertoni, Rhuena Bracci, Andrea Dionisi, Marco Maretti
Musiche dal vivo: Bruno Dorella
Scene e luci: Marco Valerio Amico
Costumi: Rhuena Bracci
Produzione: Nanou Associazione Culturale, Città di Ebla
Contributo: MIC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Ravenna
Il colore si fa spazio è una installazione coreografica. Il teatro diventa luogo in cui entrare, stare e immergersi. I confini tra concerto, spettacolo di danza, o esposizione museale si assottigliano per trasformare lo spettacolo in una esperienza. Non c’è inizio ne fine. C’è un tempo di apertura e di chiusura in cui ognuno può scegliere liberamente quanto tempo stare all’interno dell’installazione. La coreografia è un avvicendarsi di azioni e immagini che si susseguono senza una narrazione lineare: le visioni, i personaggi agiscono lo spazio accogliendo gli spettatori; le luci fluttuanti e i suoni di Dorella, immergono l’osservatore in un luogo sognante.
GRUPPO NANOU
Nato come spazio di confronto delle visioni artistiche di Marco Valerio Amico, Rhuena Bracci e Roberto Rettura, gruppo nanou nasce nel 2004 diventando luogo dove corpo, suono e immagine trovano un linguaggio comune nella coreografia, dando vita ad un’opera organica. Negli anni la compagnia ha attraversano piazze importanti quali Fabbrica Europa, Santarcangelo Festival, Drodesera, Les Brigittines (Belgium), Unidram (Germany), Nu Dance Fest (Slovensko), La MaMa ETC (New York City, USA). Dal 2019 l’immaginario sonoro è affidato al musicista Bruno Dorella, fondatore di diversi gruppi musicali, tra cui OvO, Ronin e Bachi da Pietra. Dal 2020 gruppo nanou ha avviato un percorso di collaborazione con l’artista visivo Alfredo Pirri, che ha curato la scena del progetto Paradiso, finalista ai premi UBU 2022 nelle categorie “miglior spettacolo di danza” e “migliore scenografia”.
► Link alla compagnia: www.grupponanou.it
› 18 MAGGIO ore 21,00
IMARTSITALIA MUNDIAL
€20/Rid.€15
Con Federico Buffa
Pianoforte Alessandro Nidi
Regia Marco Caronna
Federico Buffa, assieme al pianista Alessandro Nidi, porta sul palco una delle sue storie più belle: Italia Mundial. Il giornalista e volto noto di Sky racconta l’indimenticabile vittoria della Nazionale Azzurra ai mondiali di calcio che si tennero in Spagna nel 1982.
L’Italia più amata di sempre vince il Mondiale più bello. I gol di Paolo Rossi, l’urlo di Marco Tardelli, le parate di Dino Zoff, la pipa di Enzo Bearzot, la notte magica del Bernabeu, le braccia al cielo del presidente della Repubblica Sandro Pertini rivivono nell’inconfondibile voce di Federico Buffa ma soprattutto quel patrimonio di aneddoti e “storie parallele” che rendono unici i monologhi di questo formidabile storyteller.
“Buffa è un formidabile storyteller, un narratore di storie che si diramano per mille rivoli. O meglio, i racconti di Buffa hanno una struttura ad albero: il tronco è il calcio, i rami sono le connessioni che via via prendono corpo attraverso associazioni, link, collegamenti, divagazioni. A differenza di alcuni giornalisti sportivi che in passato amavano esibire il loro sapere di fronte a una platea non particolarmente attrezzata, Buffa sa che cultura è innanzitutto fare bene le cose, coltivare i dettagli (magari con alcuni vecchi LP)“. (Aldo Grasso)
› 8 MARZO ore 21,00
MEDEM APS / TEATRO DI ANGHIARID ALL’ENNESIMA
Ingresso €5
Progetto di Sartoria Baccano
CON Giovanna Guariniello
DI Miriam Oufatah, Kristian Fabbri, Maria Gabriella Olivi
REGIA Alessandra Chieli
VOCE Alessandra Chieli
VIDEO Enrico Paci
PRODUZIONE Medem aps
COPRODUZIONE Teatro di Anghiari
Con il Patrocinio di Amnesty International
D all’ennesima o meglio D elevato alla N è una formula matematica a servizio di un racconto teatrale. Un racconto che è in realtà una piccola raccolta di tre storie di Donne, ispirate a vite vere. Una mamma, che combatte per la sopravvivenza di sé e dei suoi tre figli, priva di strumenti culturali e vittima di un sistema patriarcale tipico di alcuni ambienti sociali, una ragazza rinchiusa in terapia intensiva a seguito di una violenza, che dà voce ai suoi pensieri per inseguire la propria libertà, infine una donna in un paese straniero che pur di garantire un po’ di benessere alla propria famiglia sceglie di fare la badante accettando il dolore delle ripetute morti che la circondano, in un gioco di presenza/assenza affettiva ed emotiva. Storie di scelte consapevoli e subite. Uno spaccato della nostra contemporaneità popolare per lasciare spazio a riflessioni in apparenza semplici, ma estremamente necessarie per creare eventuali cambiamenti. Tre monologhi incontrati in tre anni, che mi hanno vista interprete e che ho scelto di unire in uno spettacolo per continuare a omaggiare le Donne a cui sono ispirate le storie messe in scena. Una ricerca teatrale trasversale per affrontare il tema della violenza di genere con tre linguaggi e scenari differenti.
Lo spettacolo ha ottenuto il patrocinio di Amnesty International perché è necessario (importante) parlare di certe consuetudini.
› 27 APRILE ore 21,00
CONVEGNO TEATRALE / KAIROSCARO GIORGIO… CARO AMINTORE
Ingresso FREE
Adattamento: Andrea Merendelli
Con Samuele Boncompagni e Andrea Valbonetti
A 25 anni dalla scomparsa di Amintore Fanfani, uno “spaccato” della storia politica italiana, attraverso letture dell’amichevole (e a volte tormentata) corrispondenza tra il politico valtiberino e Giorgio La Pira.
› 5 MAGGIO ore 18,00
DOCUMENTARIODON NILO D’ANGHIARI
Ingresso FREE
(80') di Gianni Beretta e Ariele Savini
Il documentario, realizzato per il 50° anniversario della sua scomparsa, racconta la vita di don Nilo Conti, proposto di Anghiari dal 1935 al 1973. E, con lui, la storia stessa di questo paese, dal tempo del fascismo e della guerra fino al boom economico. Le opere e le invenzioni di don Nilo, precursore del Concilio Vaticano II oltreché appassionato d’arte e di architettura, hanno trasceso la sua esistenza per arrivare ai giorni nostri. Nel lungometraggio si racconta di lui in scritti, interviste, foto, musiche e filmati inediti dell’epoca. A memoria dell’intera comunità anghiarese, presente e futura.
INFORMAZIONI
Biglietti:
Ingresso di tutti gli spettacoli della stagione €15 intero/€10 ridotto, esclusi eventi del 20 aprile e 18 maggio (€20 int./€15 rid.). Mentre per gli spettacoli fuori abbonamento l’ingresso è gratuito eccetto per l’evento dell’8 marzo (ingresso €5).
BIGLIETTO RIDOTTO:
Soci del Teatro di Anghiari, Under-18 e Over-65.
TEATRO DI ANGHIARI
Via Bozia, 3 – 52031 Anghiari (AR)
■ Email: teatrodianghiari@libero.it
■ Telefono: (+39) 0575 788659
■ Facebook: @teatrodianghiari
■ Instagram: @teatrodianghiari
La campagna abbonamenti è terminata il 23 marzo. Puoi comunque acquistare i biglietti per i singoli eventi. Ti aspettiamo al Teatro di Anghiari!
SCHEMI / GAZZETTA TEATRALE – Stagione teatrale 2024 del Teatro di Anghiari