STAGIONE TEATRO DI ANGHIARI 2021-2022


23 DICEMBRE 2021 – ore 20,30

Anghiari Dance Hub

MY BODY in Trio

Progetto, coreografia: Stefania Tansini

Danza: Miriam Cinieri, Luca Piomponi, Stefania Tansini

Luci: Matteo Crespi

Suono: Claudio Tortorici, Demetrio Cecchitelli

​prodotto da

gruppo nanou Associazione Culturale

Management e distribuzione Domenico Garofalo

con il sostegno di Masque Teatro // L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino, Teatro Petrella di Longiano

Bando Toscana Terra Accogliente promosso da Residenze Artistiche Toscane – RAT – in collaborazione con Teatro Metastasio di Prato, Fondazione Toscana Spettacolo e Centro di Produzione della Danza Virgilio Sieni


9 GENNAIO 2022 ore 17,30

Documentari d’Autore

Rastrelli. Arte, Teatri e Attori al tempo della peste

(30′, 2021) di Andrea Merendelli – Regia  Simone Marcelli

C’è sempre stato un “tempo della peste“… Come se la vita che conosciamo reclamasse sul palcoscenico del mondo, una danza periodica di Morte. Una danza macabra che fa stridere i denti e tremare le assi della scena, dove si agitano con lazzi e risate nere gli untori per eccellenza e per fama: attrici, attori e cantambanchi, girovaghi irregolari e promiscui, portano con sé il marchio infame del contagio.

Il teatro è notoriamente contagioso. La peste di ieri (e quella di oggi) ci insegnano che, come il contagio, ha bisogno del suo untore, così il ritorno alla vita ha bisogno di un racconto che guardi avanti. La vita ha bisogno dell’Arte. 

Una storia mai narrata finora, un ritorno alla vita attraverso la bellezza dell’Arte e la forza dirompente del Teatro, raccontata da Andrea Merendelli, in un viaggio dove reale e virtuale fioriscono da opere d’arte e documenti d’archivio in gran parte sconosciuti, vincendo così il virus peggiore: la perdita della memoria di chi siamo.

© Andrea Merendelli – Musiche originali per la scena dei comici dell’Arte, eseguite dal vivo con strumenti antichi.


23 GENNAIO 2022 ore 17,30

Documentari Scuola Zelig Bolzano

Aspettando Leopoldo

(54′, 2016) di Michela Tomasi

Un bambino suona la tromba per le vie desolate di un piccolo paese dell’arco alpino, dove il tempo sembra essersi fermato, le notti d’inverno riscaldate ancora dai canti ed i giorni scanditi dalla cura degli animali. Manca poco alla Canta della Stella, la ricorrenza più importante del paese. La tradizione vuole che alla processione condotta dai Re magi partecipi un asino in carne ed ossa e Leopoldo è l’unico asino del paese. Il suo padrone, un uomo possente dalla barba grigia e dal cappello fiorito, trascorre i giorni dedicandosi alle proprie strane passioni e all’anziana madre con cui vive; lei si muove con fatica e lui, con amore ed apprensione, la segue nei suoi ultimi anni di vita. Quando un giorno gli viene chiesto l’asino per la canta, lui è restio. Intanto le giornate di Leopoldo, talvolta rallegrate dalla visita dei bambini e di un giovane del paese, trascorrono dietro le assi di legno di una stalla. In paese ci si organizza per i giorni delle prove dei canti e si costruiscono i presepi. Una donna è stranamente indecisa sul dove posizionare l’asino nel presepe. Un giorno l’uomo dalla barba grigia si reca alla stalla di Leopoldo. L’asino non c’è più. La tromba stonata del bambino risuona. Il paese ha bisogno di lui. C’è chi lo va a cercare, chi intona dei canti e chi prega per il suo ritorno.


30 GENNAIO 2022 ore 17,30

Documentari Scuola Zelig Bolzano

Dusk Chorus  (based on Fragments of Extinction by David Monacchi)

(62′, 2016) Concept and writer  David Monacchi
Diretto da Nika Šaravanja & Alessandro d’ Emilia

Un documentario sulla pluriennale ricerca e le recenti registrazioni sul campo effettuate nel gennaio 2016 da David Monacchi, studioso, compositore eco-acustico e artista del suono, che negli ultimi anni ha realizzato “Fragments of Extinction”, un progetto multidisciplinare. Attraverso la profonda capacità di ascolto che David ci restituisce grazie anche all’impiego della più sofisticata tecnologia di registrazione del suono in 3D è possibile immergersi in uno dei più antichi e primordiali ecosistemi del pianeta, quello della foresta Amazzonica, in Ecuador. I cambiamenti climatici, la sopraggiunta siccità, la presenza massiccia delle compagnie petrolifere e le difficoltà di allestimento dei sofisticati strumenti di registrazione in un luogo impervio, sono alcuni degli ostacoli con cui David si è dovuto confrontare registrando per la prima volta nella storia, attraverso ritratti sonori dell’intero ciclo circadiano di un ecosistema, un patrimonio acustico ricchissimo e al contempo fragile, perché in via di estinzione. Con lo scopo di diffondere ciò che David sostiene da molti anni, il documentario valorizza gli ecosistemi che contengono il più alto tasso di biodiversità sonora al mondo e che possono essere considerati veri e propri archivi della memoria di milioni di anni di evoluzione sulla terra.