Si pronunciano con la zeta dura: Razzi perché danno la razza.
“Polli conigli nane, un tempo liberi sull’aia dei poderi toscani. Allevati, amati e pietosamente sacrificati. Odori della mezzadria cancellati negli asettici supermercati. Nessuno sa più come vivono e come muoiono, o forse non vogliamo sapere. Ad Anghiari c’era la Piazza de’ Polli e il Mercato delle Bestie al Campo alla Fiera. Oggi fra animalisti e vegani, cosa resta della razza contadina? Ritornare alla terra senza il sapere della terra? Riapre la bottega delle civaie, legumi e semenze per rimetter su i Razzi di una volta. Ma in circolazione c’è un animale da razzia, che ancora fa paura alla gente, controllato da un satellite pagato dalla gente. Dice sia apparso nell’estate del ’44 in una buca della Linea Gotica, buche di razzi che settant’anni dopo sono ancora aperte. Tra Pet, Razzi e Noi…chi è la vera bestia?”
La Gente del Poggiolino
Fabrizio, detto “Fossile”, usciere Fabrizio Mariotti
Sergino, cameriere-guru dell’Osteria Sergio Fiorini
Ermindo, detto “Il Boia”, cinghialaio Ermindo Santi
Mario, sottofattore Mario Guiducci
Darwin, ricercatore Andrea Valbonetti
Gnacco, detto “Il Mannaro” Alessandro Severi
Sauro Frost, venditore di surgelati Michele Rossi
Rossano, detto “Lombroso” imbalsamatore Rossano Ghignoni
Andrea, guardia provinciale Andrea Finzi
Un Signore Giuseppe Di Leva
Cecilia, proprietaria dell’Osteria Cecilia Bartolomei
Stefania, guardia provinciale Stefania Bolletti
Marta, donna del Poggiolino Marta Severi
Ada, donna del Poggiolino Ada Acquisti
Maris, ex contadina Maris Zanchi
Elisa, cameriera, figlia di Maris Elisa Cenni
Gabriele, detto “Mirino” figlio del Boia Gabriele Meoni
Voce del 1944 Lea Cerquatti