Claudia Manini
NASCI, SIMONA
regia Alessandra Aricò
scene Andrea Vitali
musiche originali Marco Canaccini
traduzione Giulia Puccetti, Claudia Manini
produzione NATA/Interno12/Laboratori Permanenti
Simona è una bambina diversa dalle altre. Ha un modo speciale di parlare, che fa ridere gli altri.
Simona ha anche amici speciali con cui giocare: scarabei, amici che hanno ali per volare e soprattutto sanno come “trasformarsi”, perché da bruchi bavosi diventano in una notte belli e lucenti. Amici buoni, più buoni delle bambine a scuola, che Simona la scansano. Simona non è bella e non ha altri amici che gli scarabei, e vorrebbe essere diversa perché così com’è rende tristi i suoi genitori. Ma quando nella casa vicina arriva Zafira, una bambina di dodici anni che è “più bella e più brava che tutto il mondo”, sembra che le cose possano cambiare. Zafira ascolta davvero Simona, e la aiuta svelandole il segreto per lasciare il “corpo brutto” e diventare bella come lei e come gli scarabei.
Simona racconta la sua storia con parole semplici, con candore e speranza. È una vittima, perché inconsapevole, ma una vittima che non soccombe. Con straordinaria forza e capacità rigenerativa riesce a compiere la sua trasformazione, e a convertire il male nel miracolo di una “nascita”. Nasci, Simona è un testo che parla in modo inaspettato, crudo e poetico di diversità ed emarginazione, ma anche di libertà e di autodeterminazione. E della capacità che è propria dell’essere umano di nascere e rinascere da ogni sua ferita.
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